Companies Talks, la storia di Kickstarter

Cariplo Factory & Milano Digital Week presentano Companies Talks, la storia delle più famose dot-com che hanno cambiato la nostra vita. Un viaggio alla scoperta delle carismatiche storie di chi, partendo da un sogno, ha saputo trasformare un’idea in una global company.

La storia di Kickstarter, quarto appuntamento della kermesse teatrale, dalle mura di un diner newyorkese alla più grande piattaforma di crowdfunding online.

Correva l’anno 2001: Perry Chen è un giovane musicista di New York, ama il Jazz ed è alla ricerca di un finanziatore per ingaggiare il suo duo preferito per il festival annuale di New Orleans. Sfortunatamente, a questo appello, nessuno risponde. O forse dovremmo dire, fortunatamente, perché da questa esperienza negativa Perry ha l’illuminazione: creare un servizio web in grado di raccogliere soldi “dal basso” per finanziare progetti creativi.

Ma l’epifania non basta. Trascorrono quattro lunghi anni prima che l’idea di Perry incontra terreno fertile: ha bisogno di collaboratori e di esperti del settore che credano nella sua bozza e lo aiutino a svilupparla. Lavora in un diner di Brooklyn quando incontra Yancey Strickler, scrittore e attuale CEO del portale di crowdfunding, ma è l’arrivo del web designer Charles Adler a segnare la svolta. I tre, assieme, sono pronti a giocare tutte le loro carte per avviare la piattaforma di crowdfunding, che si chiamerà Kickstarter.

Il 28 aprile del 2009, alle ore 16:30, il portale di Kickstarter è online: il primo giorno, è Perry Chen a fare la prima inserzione; il secondo giorno la piattaforma è virale; il terzo, si conclude positivamente la prima campagna di crowdfunding, segnando solo uno dei tanti traguardi di Kickstarter.

La storia di quella che oggi è la più grande piattaforma di crowdfunding a livello internazionale è inaspettatamente tutta in discesa; nel corso degli anni è stata in grado di raccogliere offerte e finanziamenti per oltre 2 miliardi di dollari, rivoluzionando completamente il nostro modo di fare business. Ancora, Kickstarter ha reso celebre in tutto il mondo il concetto di “crowdfunding”, permettendo a imprese e privati di finanziare dal basso la propria attività. Non male per un’idea nata nelle quattro mura di un diner newyorkese!

Ma cosa spinge milioni di persone a finanziare progetti senza neppure avere un ritorno economico? Quali sono le strategie da mettere in campo per fare in modo che il pubblico investa nella nostra idea? Lo scopriremo il 9 aprile 2020 in Cariplo Factory insieme a Companies Talks, e mentre aspettiamo l’attesissimo evento, vi invitiamo a scoprire 5 curiosità su Kickstarter, la dot-com che ha rivoluzionato il nostro modo di fare business.

 

Lo sapevi che…

 

  1. Il termine “Kickstarter” deriva dall’inglese “kick-start”, letteralmente avviare, mettere in moto, far decollare. Non è difficile intuire il perché!
  2. La categoria di Kickstarter con il maggior numero di progetti è la musica, con un totale di 22.133 progetti finanziati. Di questi, 15 album sono stati nominati per un premio Grammy, e finora quattro ne hanno vinto uno.
  3. Per i primi 100 progetti ci sono voluti 121 giorni affinché raggiungessero i fondi necessari. Per gli ultimi cento, invece, sono bastati tre giorni.
  4. Dei 100.000 progetti che sono apparsi su Kickstarter, quattro sono stati ammessi al MoMa di New York. Stiamo parlando del Mine Kafon, una macchina per rimuovere mine dal terreno; Makey Makey, un kit per inventori; Ototo, un sintetizzatore musicale; e BRCK, un router 3G ad alta resistenza.
  5. Kickstarter è stato il Galeotto che ha unito in matrimonio una creatrice e un suo finanziatore. A dirla tutta, i due si conoscevano già, ma è pur sempre una bella storia romantica.

 

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